In occasione del Giubileo della Speranza, a nove anni dal terremoto che sconvolse il Centro Italia, colpendo in modo profondo il territorio umbro, l’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia e la Direzione regionale Musei nazionali Umbria promuovono la mostra “Segni di Speranza” dai luoghi del Sisma, che presenta circa cinquanta opere sottratte al terremoto e restituite alla loro originaria bellezza grazie alla perizia degli esperti e alla generosità dei mecenati. La mostra, informa la diocesi, è in programma dal 18 giugno al 21 settembre presso il Museo diocesano e basilica di Sant’Eufemia e la Rocca Albornoz di Spoleto. L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti Architettura e Paesaggio dell’Umbria, sarà presentata il 18 giugno alle ore 10 a Spoleto e vede la partecipazione di Eni come “Main Partner”, anche in virtù dell’intervento di ricostruzione condotto dall’azienda presso Norcia. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio e il contributo del Commissario straordinario di Governo per la Ricostruzione dei territori colpiti dal Sisma 2016, della Regione Umbria, e il sostegno di Lux Vide, del Consorzio Bim Cascia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e di Urbani Tartufi. Alla presentazione saranno presenti mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, Costantino D’Orazio, Direttore Musei nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei nazionali Umbria e Guido Castelli, Commissario straordinario per la ricostruzione post-sismica 2016.