San Francesco: da oggi ad Assisi una mostra multimediale sul Cantico delle creature ad 800 anni dalla sua composizione

Ad ottocento anni dalla composizione del Cantico di frate sole o Cantico delle creature di San Francesco di Assisi, nel Salone Papale del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, riaperto per l’occasione al pubblico, viene esposta da oggi a domenica 12 ottobre la mostra “Laudato sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di frate Francesco”, organizzata dalla St. Francis Day Foudation con il Sacro Convento di Assisi, l’Italian Academy Foundation e l’Associazione AntiquaE e con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Assisi e del Comitato nazionale per le celebrazioni dell’VIII centenario della morte di san Francesco d’Assisi. Prendendo le mosse dal più antico manoscritto del Cantico di frate Sole o Cantico delle creature – tra i primi testi poetici in volgare italiano giunti a noi – la Mostra propone al visitatore un itinerario, accompagnato da una continua narrazione multimediale, attraverso 93 opere rare del Fondo antico della Biblioteca comunale di Assisi conservate presso la Biblioteca del Sacro Convento.
“Il percorso espositivo – spiega Tommaso Bori, vice presidente Regione Umbria – ci guida alla scoperta di uno straordinario patrimonio custodito nei secoli e ci permette di respirare le intuizioni e la bellezza che hanno accompagnato il misticismo più intenso. In questo itinerario, merita ricordarlo trova uno spazio di rilievo la più antica versione in volgare del Cantico delle Creature, del quale quest’anno si celebra l’ottavo centenario della composizione”. Lo straordinario patrimonio librario esposto permette, grazie alle nove sezioni che suddividono la mostra, di cogliere aspetti inediti della cultura dell’Ordine, come l’ampiezza della riflessione filosofica e teologica, la particolare attenzione all’universo e l’apertura al mondo.
“Una mostra di testi scritti – dichiara fra Marco Moroni, OfmConv, custode del Sacro Convento di Assisi – potrebbe correre il rischio di essere apprezzata solo dagli addetti ai lavori. Ma non è così: l’apparato multimediale che la accompagna, gli schermi e le camere immersive con le animazioni delle immagini, oltre che l’allestimento sobrio ed elegante, assieme alla collocazione nel bellissimo Salone Papale del Sacro Convento, rendono questa esposizione veramente gradevole e fruibile da parte di ogni pubblico, che ne troverà sicuro giovamento”.

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