“La decisione di introdurre un codice Ateco per la prostituzione rischia di fornire un’ulteriore opportunità alla criminalità attraverso la creazione di zone grigie in cui possono proliferare forme di sfruttamento ‘codificate’, come è successo nei paesi in cui la prostituzione è stata legalizzata”. E’ quanto dichiara Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito alla notizia sull’introduzione di un codice Ateco per “l’organizzazione di eventi di prostituzione o gestione di locali di prostituzione” che ha riaperto immediatamente il dibattito sulla regolamentazione della prostituzione. Il codice Ateco è una combinazione alfanumerica utile alla classificazione delle attività economiche adottata dall’Istat per finalità statistiche (ndr).
“Siamo contrari al codice Ateco per la mercificazione del corpo della donna – prosegue Fadda –. I codici Ateco sono usati per identificare le attività economiche e per adempiere ad obblighi fiscali, contributivi e statistici ma non sono strumenti per rilevare le attività illegali. Il necessario coordinamento fiscale europeo non impedisce di eliminare tra le attività quelle palesemente illegali nel nostro Paese. Ciò che sancisce la legge italiana non può e non deve essere subdolamente aggirato dalla classificazione delle attività economiche” . “La cultura dello sfruttamento del corpo della donna, contro cui tanto ha lottato anche il nostro fondatore don Oreste Benzi, va contrastata. – conclude Fadda – In Senato è in corso da mesi una nuova indagine sul fenomeno. Vorremmo portare in quella sede e all’attenzione di tutta la società civile la voce delle sopravvissute che assistiamo, la loro fatica di ricostruirsi una vita e una indipendenza economica dopo anni di manipolazione, abuso fisico e psicologico, minacce e ricatti. Auspichiamo che ogni istituzione scelga sempre di stare dalla loro parte. E non dalla parte di quanti lucrano sul loro corpo e calpestandone la dignità. Tanto meno una materia così eticamente sensibile può essere ridotta ad argomento propagandistico”.