Circa 110 giovani partiranno come “Corpi Civili di Pace” in tante aree del mondo, compresa l’Italia, per la prevenzione e gestione dei conflitti, anche ambientali. Lo fa sapere la Focsiv. Di questi 78 giovani partiranno per i progetti dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, di Caritas Italiana, di Cesc Project, di Cipsi e Focsiv. In questi giorni tutti insieme partecipano al corso di formazione generale a Ciampino. “L’esperienza dei Corpi Civili di Pace è per chi l’ha vissuta un momento non solo di crescita personale, umana e professionale, ma è, soprattutto, la risposta concreta dei giovani alla guerra, al riarmo, che li rende realmente protagonisti attivi nella costruzione di percorsi di pace duratura. – ha sottolineato la Presidente Focsiv Ivana Borsotto – In un momento nel quale si torna a pensare all’antico schema che se “vuoi la pace prepara la guerra”, è d’obbligo che il Governo italiano e la stessa Unione Europea scelgano la via della pace, non moltiplicando gli armamenti e/o gli eserciti, ma moltiplicando le iniziative, come la stessa dei Corpi Civili di Pace, che dal basso costruiscono le condizioni della pace, difendendo i diritti umani e dell’ambiente ovunque esse siano messi in discussione e/o negati”.