La situazione umanitaria a Gaza è sempre più drammatica. A oltre una settimana dalla ripresa degli attacchi israeliani, la popolazione è vicina alla carestia e le difficoltà nell’accesso agli aiuti stanno aggravando ulteriormente la crisi. Oxfam ha lanciato un allarme urgente, chiedendo un nuovo cessate il fuoco e l’immediato sblocco degli aiuti umanitari. Le scorte di cibo e acqua stanno per esaurirsi, mentre la popolazione è rimasta senza elettricità e le infrastrutture idriche sono gravemente danneggiate. Secondo Oxfam, 24 giorni di blocco israeliano hanno impedito l’ingresso di oltre 63 mila tonnellate di aiuti alimentari destinati a un milione di sfollati. “Durante i 42 giorni di cessate il fuoco, la situazione era migliorata: supermercati e panetterie avevano riaperto e i prezzi erano stabilizzati”, ha dichiarato Paolo Pezzati, portavoce di Oxfam Italia. “Ora tutto è di nuovo in pericolo.” La ripresa dei bombardamenti ha causato decine di vittime. Il 18 marzo, un attacco aereo israeliano ha colpito le aree residenziali di Jabalia e Khan Younis, uccidendo quasi 700 persone, tra cui 200 bambini. Un altro bombardamento ha distrutto un centro medico che assistiva oltre 1000 pazienti al giorno. Inoltre, il 23 marzo sono stati uccisi tre operatori umanitari impegnati nelle riparazioni delle reti fognarie. A causa della violenza, oltre 120 mila persone sono state costrette a spostarsi. Tuttavia, anche nelle nuove aree di rifugio, la sicurezza non è garantita. L’accesso agli aiuti umanitari è estremamente difficile: le autorità israeliane impediscono l’ingresso di materiale essenziale per la riparazione delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie, cruciali per evitare epidemie. “Negare cibo, acqua, carburante ed elettricità alla popolazione è un crimine di guerra”, ha aggiunto Pezzati. “La comunità internazionale deve intervenire per fermare questa tragedia.” Oxfam continua a distribuire acqua e aiuti in denaro, ma la situazione sta diventando insostenibile. Oxfam ha assistito oltre 1,2 milioni di persone in Gaza e sta preparando un incremento delle attività non appena le condizioni lo permetteranno. Fino al 5 aprile, è possibile sostenere l’intervento di Oxfam inviando un SMS al 45593.