“Se non è custode del giardino, l’essere umano ne diventa devastatore”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata al rapporto tra la Risurrezione di Cristo e l’ecologia integrale. “Coltivare e custodire il giardino è il compito originario che Gesù ha portato a compimento”, ha fatto notare Leone XIV citando la Maddalena, che “piangendo vicino alla tomba vuota, non riconobbe subito Gesù risorto, ma pensò che fosse il custode del giardino”. Maria Maddalena, ha commentato il Papa, “non sbagliò del tutto, credendo di incontrare il custode del giardino! Doveva, in effetti, riascoltare il proprio nome e comprendere il proprio compito dall’Uomo nuovo, quello che in un altro testo giovanneo dice: ‘Ecco, io faccio nuove tutte le cose’ (Ap 21,5)”. “La speranza cristiana risponde alle sfide cui oggi l’intera umanità è esposta sostando nel giardino in cui il Crocifisso è stato deposto come un seme, per risorgere e portare molto frutto”, ha spiegato il Pontefice: “Il Paradiso non è perduto, ma ritrovato. La morte e la risurrezione di Gesù sono fondamento di una spiritualità dell’ecologia integrale, fuori dalla quale le parole della fede restano senza presa sulla realtà e le parole delle scienze rimangono fuori dal cuore”.