In occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, rinnova il proprio impegno per la tutela dei minori stranieri non accompagnati (Msna), che ogni giorno affrontano viaggi pericolosi, soli, alla ricerca di sicurezza, dignità e speranza.
“In Italia, solo nei primi sei mesi del 2025, oltre 6.200 bambini e adolescenti sono arrivati via mare senza genitori o familiari, rappresentando quasi un quinto delle persone sbarcate nel Paese. Al 30 giugno erano più di 16.000 i minori soli presenti sul territorio nazionale. Ognuno di loro ha un nome, un volto, una storia di coraggio e di perdita, ma anche una straordinaria capacità di resilienza. Tuttavia, molti di questi ragazzi, appena arrivati, si ritrovano nuovamente soli: più di 2.500 si sono allontanati dalle strutture di accoglienza nei primi mesi dell’anno, scomparendo spesso nel silenzio e diventando vulnerabili a sfruttamento e abusi”, ricorda Chiara Cardoletti, rappresentante dell’Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.
“Proteggere questi minori significa non soltanto salvaguardare i loro diritti fondamentali, ma anche costruire un futuro più umano e solidale per le nostre comunità”, aggiunge. Con questo spirito nasce il progetto “Rafforzare i Servizi di accoglienza e protezione per minori non accompagnati in Italia”, realizzato con il Ministero dell’Interno italiano e la Segreteria di Stato della migrazione della Svizzera (Sem). L’iniziativa mira a rafforzare il sistema italiano di protezione e accoglienza, intervenendo in quattro direzioni principali: migliorare il coordinamento istituzionale tra livelli nazionale e locale; potenziare le strutture di accoglienza, in particolare in regioni strategiche come Lombardia, Puglia, Basilicata e Campania, grazie anche al partenariato operativo con Save the Children; formare e sostenere gli operatori che ogni giorno lavorano accanto ai minori; e raccogliere informazioni sui loro bisogni per orientare le politiche pubbliche e individuare risposte più efficaci.
“Investire nella protezione dei minori significa investire nella società di domani. Ogni ragazzo che trova un luogo sicuro dove sentirsi accolto, ascoltato e accompagnato nel suo percorso di crescita è un successo collettivo. Per questo è fondamentale consolidare la rete dei servizi territoriali – sanitari, sociali, educativi e di tutela – e assicurare che l’assistenza non si interrompa al compimento della maggiore età, ma continui fino al raggiungimento della piena autonomia”, sottolinea Cardoletti, evidenziando che “l’Unhcr continuerà a lavorare al fianco delle autorità italiane e dei partner internazionali per rendere il sistema di accoglienza sempre più solido, umano e inclusivo. Ogni minore che riesce a ricostruire la propria vita rappresenta una vittoria per tutti noi, un passo avanti verso un Paese che non lascia indietro nessuno”.