Parlamento Ue: Tusk (Consiglio) in plenaria cita Kennedy, “non chiedete cosa può fare l’America per l’Europa, ma cosa possiamo fare noi”

(Photo European Parliament)

(Strasburgo) Dopo l’intervento della presidente Metsola, il primo ministro della Polonia, Donald Tusk, ha preso la parola dal centro dell’emiciclo di Strasburgo per presentare le priorità della presidenza polacca del Consiglio Ue. Tusk ha ricordato le “sfide difficili” a cui l’Unione europea “è riuscita a trovare una risposta: crisi economiche e migratorie, la pandemia e la guerra ai confini orientali”. Il primo ministro di Varsavia si rivolge poi all’aula: “Come europei siamo in grado di trovare ogni giorno il senso di unità che ci riunisce, al di là dei partiti di appartenenza. Quanto avviene a livello geo politico ci pone davanti a sfide complesse, ma saperle affrontare rientra nell’essere europei”. Da Strasburgo a Washington, da un Donald all’altro. Tusk prende come riferimento il discorso di insediamento di Trump e afferma: “I leader di altri Paesi parlano con orgoglio dei successi del passato e del proprio futuro. Anche l’Europa ha il diritto di parlare con la stessa convinzione della propria grandezza, ma per farlo bisogna prendere consapevolezza delle necessità, a cominciare dalla sicurezza”.
Tusk parla di intraprendenza citando gli esempi di Alessandro Magno, dei vichinghi e dei navigatori come Cristoforo Colombo: “Questa è l’Europa, questa è la nostra storia. Se il cambio di amministrazione americana rappresenta un salto nel buio, dobbiamo pensare che l’Ue ha costruito la sua grandezza perché non ha mai avuto paura di compiere questo salto a testa alta”. Infine, Tusk cita l’ex presidente americano Kennedy: “Non chiedete cosa possa fare l’America per l’Europa e per la sua sicurezza, ma chiedetevi cosa possiamo fare noi a tal fine. Basta chiedere all’America di agire per la nostra sicurezza, chiediamocelo noi stessi”.

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