Alcuni detenuti della casa circondariale di Corigliano Rossano (Cs) hanno ricevuto, direttamente dalle mani del presidente nazionale di Azione cattolica, Giuseppe Notarstefano, la tessera di adesione all’associazione. La consegna è avvenuta ieri durante la visita che Notarstefano ha compiuto nella diocesi calabrese dove volontari di Azione Cattolica da anni sono presenti all’interno del penitenziario e collaborano alla pastorale carceraria e al tutoraggio degli studenti universitari detenuti. “Accompagnato da un arcobaleno stupendo, simbolo di pace, vengo in mezzo a voi per imparare alla vostra scuola cos’è la speranza”, ha detto il presidente di Ac, salutando i soci del gruppo presente nella casa di reclusione. Notarstefano è stato accolto al suo arrivo in istituto dal direttore Luigi Spetrillo, dal vice comandante Cadicamo, dal cappellano del carcere, don Clemente Caruso, e da una rappresentanza dell’area trattamentale. Ad accompagnare il presidente nazionale l’equipe diocesana con il presidente Mariuccia Vennari, l’assistente spirituale, don Gino Esposito, e alcuni membri della stessa equipe. Durante la sua visita il presidente nazionale di Azione cattolica ha incontrato, per un momento di saluto, l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise. È stato Igino Romano ad illustrare il cammino compiuto dall’Azione cattolica nel carcere di Corigliano Rossano, considerato il suo impegno da volontario carcerario e l’accompagnamento “ormai consolidato” di questo gruppo. Si è trattato – spiega la diocesi in un post sui social – di un “incontro dinamico e gioioso culminato nella consegna delle tessere da parte del presidente nazionale ad alcuni detenuti che entusiasta dell’incontro ha promesso di farsene portavoce presso il Santo Padre da sempre attento e vicino alla realtà carceraria come dimostra l’apertura della Porta Santa per il Giubileo della Speranza nel carcere di Rebibbia”.