Cattolici in politica: mons. Baturi, “la Cei non ha un progetto politico, ma guardiamo con fiducia alla voglia di partecipazione”

“La Settimana sociale di Trieste ha fatto venir fuori il desiderio di protagonismo dei cattolici in quanto tali: non perché la politica debba essere cattolica, ma perché i cattolici, a partire dalla dottrina sociale della Chiesa, pensano di poter dire qualcosa proprio a partire da questa identità”. Lo ha detto mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, durante la conferenza stampa a conclusione del Consiglio permanente dei vescovi italiani, svoltosi in questi giorni a Roma. “Guardiamo con fiducia a questa voglia di partecipazione”, ha spiegato Baturi ai giornalisti rilanciando l’apprezzamento del card. Zuppi, nella sua introduzione, ai tentativi di gruppi e singoli a vario titolo impegnati in politica. “Riconosciamo la legittimità del protagonistmo dei cattolici in politica, fatta salva la responsabilità personale e alla luce della dottrina sociale della Chiesa”, ha puntualizzatao il vescovo: “Guardiamo con fiducia al fatto che ci siano luoghi di confronto dove, pur nella legittima pluralità, i cattolici possano risonoscersi e dialogare. Ci sembra un fronte in movimento che ci dà tanta speranza. Proviamo ad accompagnare questa voglia di partecipazione prevedendo luoghi di confronto capaci di elaborare piattaforme comuni, come è avvenuto a Trieste”. “La dottrina sociale della Chiesa – il monito di Baturi – non è un optional, è il risvolto sociale della fede e addirittura dei sacramenti. Diventa una categoria fondamentale, perché prende sul serio la fede, che non è mai astratta ma raggiunge l’uomo nei contesti sociali in cui si trova”. “La Cei non sposa un progetto politico o un altro, ma la presa sul serio di una fede capace di incidere nella realtà”, ha precisato il segretario generale: “Una fede che incide sui significati del vivere e che non ha paura di coltivare il futuro”. “Il tema politico – ha osservato Baturi – è il tema di una visione, che non mi sembra possa concidere con una formazione politica, ma si declina facendo dialogare i cattolici appartenenti ai diversi schieramenti”.

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