Commissione Ue: lotta contro gli abusi sessuali su minori. Prevenzione, aggiornamento norme penali, sostegno alle vittime

(Strasburgo) La Commissione europea ha adottato oggi una proposta volta ad aggiornare le norme di diritto penale in materia di abuso e sfruttamento sessuale dei minori. L’abuso sessuale su minori “è un crimine efferato che si è evoluto in modo significativo negli ultimi anni. Le norme rivedute ampliano le definizioni dei reati – spiega una nota – e introducono pene più elevate e requisiti più specifici per la prevenzione e l’assistenza alle vittime”. Le nuove norme sono complementari alla proposta di regolamento presentata dalla Commissione nel 2022, che impone alle società di internet di individuare, segnalare e rimuovere il materiale pedopornografico dalle loro piattaforme.
“Il rischio di abuso è concreto ed è aumentato in tutta l’Ue. Ad esempio, online continuano a comparire ‘manuali per pedofili’, segno dell’aumento della minaccia nei confronti dei più vulnerabili. Le nuove possibilità di abuso sono dovute alla maggiore presenza online dei minori e agli sviluppi tecnologici. Soltanto nel 2022 nell’Ue sono stati segnalati 1,5 milioni di casi di abuso sessuale su minori”.
Le norme attuali dell’Ue in questo settore, stabilite nel 2011, “devono essere adattate – precisano al Collegio dei commissari – per tenere conto dei più recenti sviluppi e per rafforzare la prevenzione e la protezione delle vittime”. Di seguito alcuni dei principali aspetti della proposta: ampliare la definizione dei reati connessi all’abuso sessuale su minori in tutti gli Stati membri; rafforzare l’azione penale, la prevenzione e il sostegno. Tale proposta amplierà il periodo di tempo durante il quale le vittime possono denunciare gli abusi sessuali subiti e intentare un’azione contro gli autori del reato. Le nuove norme “garantiranno alle vittime anche il diritto a un risarcimento finanziario per far fronte ai danni a lungo termine causati dagli abusi subiti”. Inoltre, gli Stati membri sono tenuti a istituire un meccanismo di coordinamento per sfruttare al meglio i programmi disponibili in materia di prevenzione e assistenza alle vittime.
Spetta ora al Parlamento europeo e al Consiglio approvare la proposta. Una volta adottata, la nuova direttiva modificherà quella attuale ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

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