Ucraina: Unicef, a 2 anni da escalation del conflitti “i bambini hanno trascorso fino a 5.000 ore in rifugi antiaerei, metà dei giovani fra i 13 e i 15 anni ha difficoltà a dormire”

(Foto: Unicef)

“Negli ultimi due anni, i bambini nelle città che si trovano in zone in prima linea nei combattimenti in Ucraina sono stati costretti a trascorrere dalle 3.000 alle 5.000 ore – ovvero da 4 a 7 mesi – rifugiati in seminterrati e in stazioni sotterranee della metropolitana mentre risuonavano gli allarmi antiaerei”. Lo ricorda oggi l’Unicef, alla vigilia del 2° anniversario dell’invasione russa in Ucraina (24 febbraio 2022). Dall’escalation della guerra nel febbraio 2022, “gli attacchi senza sosta – con circa 3.500 allarmi antiaerei nelle regioni di Zaporizhzhia e Kharkiv e di quasi 6.200 nella regione di Donetsk – hanno avuto un impatto devastante sulla salute mentale dei bambini e sulla loro capacità di apprendere efficacemente. Negli ultimi due anni 579 bambini ucraini sono stati uccisi e 1.284 bambini sono stati feriti; 3,3 milioni di bambini dell’Ucraina hanno bisogno di assistenza umanitaria”. I mesi invernali sono stati particolarmente terribili per i bambini, che a migliaia si sono rifugiati in scantinati freddi e umidi, mentre l’escalation di attacchi ha lasciato molte famiglie senza riscaldamento, accesso all’acqua ed elettricità.
“La guerra in Ucraina ha distrutto l’infanzia e ha devastato la salute mentale e la capacità di apprendimento dei bambini – dichiara Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef -. I bambini hanno vissuto due anni di violenza, isolamento, separazione dalle famiglie, perdita di persone care, sfollamento, l’interruzione dell’istruzione e dell’assistenza medica. Hanno bisogno che quest’incubo finisca. I continui bombardamenti lasciano poche opportunità ai bambini ucraini di riprendersi dall’angoscia e dal trauma associati agli attacchi. Ogni sirena e ogni esplosione portano ulteriore ansia. L’istruzione è un pilastro di speranza, opportunità e stabilità nella vita dei bambini, ma continua a essere interrotta o fuori portata per milioni di bambini ucraini”.
Le conseguenze psicologiche della guerra fra i bambini sono diffuse. Secondo i dati di un sondaggio, “metà dei giovani fra i 13 e i 15 anni ha difficoltà a dormire e 1 su 5 ha pensieri intrusivi e flashback, manifestazioni tipiche di disordini da stress post traumatico. Tre quarti dei bambini e giovani fra i 14 e i 34 anni ha recentemente affermato di aver bisogno di supporto emotivo o psicosociale, ma meno di un terzo ha ricercato aiuto”. I genitori in Ucraina segnalano “elevati livelli di ansia, paura eccessiva, fobia e tristezza, oltre a una diminuzione del coinvolgimento scolastico, della sensibilità ai rumori forti e dei disturbi del sonno tra i bambini”. Inoltre, “la metà dei genitori intervistati dichiara di avere difficoltà a supportare i propri figli”.
Ancora: “Il 40% dei bambini dell’Ucraina non può accedere a un’istruzione continuativa a causa della mancanza di strutture. Nelle aree più vicine alla linea dei combattimenti, metà dei bambini in età scolare non può accedere all’istruzione”. Gli ultimi dati mostrano che la portata delle lacune di apprendimento riscontrate nel 2022 rispetto al 2018 equivale a una perdita di due anni in lettura e di un anno in matematica.
“I principi umanitari, il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale dei diritti umani devono essere rispettati. I bambini devono avere la possibilità di riprendersi e il modo migliore per farlo è porre fine a questa guerra”, conclude Russell.

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