Ucraina: Sant’Egidio, “due anni senza pace, la solidarietà è la nostra risposta alla guerra”

“L’eternizzazione della guerra provoca paradossalmente anche questo: una mobilitazione internazionale più debole rispetto a quella che invece, nei primi mesi del conflitto, era riuscita a fare arrivare in Ucraina un ingente sostegno”. A denunciare oggi questo rischio è la Comunità di Sant’Egidio che a due anni dall’inizio del conflitto in Ucraina ha diffuso una nota in cui ripercorre la straordinaria catena di solidarietà messa in atto dalle sue comunità che in questi due anni ha raggiunto circa 330.000 persone. “Tutto ciò è reso possibile da una catena di solidarietà che parte dall’Italia e da altri paesi europei e che non può interrompersi finché dura il conflitto”. Nel centro di coordinamento delle iniziative umanitarie di Sant’Egidio, realizzato a Leopoli, vicino al confine con la Polonia – fa sapere la comunità -, sono giunti finora dall’Italia e da diversi Paesi europei 127 carichi di aiuti umanitari, pari a 2.000 tonnellate, per un valore complessivo di oltre 23 milioni di euro. Cibo, abbigliamento, coperte, prodotti per l’igiene personale, ma anche medicinali e materiale sanitario. Da Leopoli Sant’Egidio ha spedito farmaci, anche salvavita, a 209 strutture sanitarie, 90 amministrazioni locali, 54 istituti per bambini, anziani e disabili e numerosi centri di accoglienza per profughi anche nelle aree più remote del Paese. La stima delle persone che hanno usufruito di questi aiuti sanitari è di circa 2 milioni. Domani, sabato 24 febbraio, secondo anniversario di guerra, la Comunità di Sant’Egidio terrà anche una Liturgia per la Pace alle 19.30, nella chiesa di San Bernardino (via Lanzone 13, Milano; M2 Sant’Ambrogio), a cui parteciperanno profughi accolti a Milano. In allegato la locandina.

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