Terremoto Centro Italia: Doglioni (Ingv), “studiare la Terra è un investimento per il futuro, per difenderci dai rischi naturali e utilizzare le risorse del pianeta nel rispetto dell’ambiente”

foto SIR/Marco Calvarese

“Il 24 agosto 2016 iniziò la tragica sequenza sismica di Amatrice-Visso-Norcia: una ferita che deve ancora rimarginarsi, che ci ha insegnato moltissimo e che stimola quotidianamente l’Ingv a implementare le reti di monitoraggio e sorveglianza sismica in tutta Italia”. Lo dice Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), nel settimo anniversario del terremoto che colpì a fondo il Centro Italia.

“I terremoti torneranno, non c’è possibilità alcuna di fermarli, ma dobbiamo conoscerli meglio per poterci difendere tramite una prevenzione adeguata che ci permetta un giorno di poterci convivere senza temere perdite di vite e di beni”, prosegue Doglioni, per il quale “vale la pena investire nella comprensione dei terremoti per difendere la vita, le nostre abitazioni, la libertà di non essere sfollati per molti anni e perdere le proprie radici culturali e disperdere il tessuto economico”.

Il presidente dell’Ingv conclude: “Studiare la Terra è un investimento per il futuro, per difenderci dai rischi naturali e utilizzare le risorse del pianeta nel rispetto dell’ambiente”.

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