Papa Francesco: all’udienza generale, “il Vangelo si trasmette nella lingua materna”

“Il Vangelo si trasmette nella lingua materna. E io vorrei dire grazie alle tante mamme e nonne che lo tramandano ai figli e ai nipoti: la fede passa con la vita, per questo le madri e le nonne sono le prime annunciatrici”. Lo ha detto Papa Francesco all’udienza generale di questa mattina nell’Aula Paolo VI. Nel discorso in lingua italiana, il Papa ha ripreso il ciclo di catechesi “La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente”, incentrando la sua meditazione sul tema “L’annuncio nella lingua materna: San Juan Diego, messaggero della Vergine di Guadalupe”.
Lo sguardo del Pontefice nel percorso alla riscoperta della passione per l’annuncio del Vangelo è rivolto, in questo caso, alle Americhe. “Qui l’evangelizzazione ha una sorgente sempre viva: Guadalupe – ha ricordato -. Certo, il Vangelo vi era giunto già prima di quelle apparizioni, ma purtroppo era stato accompagnato anche da interessi mondani. Anziché la via dell’inculturazione, era stata percorsa troppo spesso quella sbrigativa di trapiantare e imporre modelli precostituiti, mancando di rispetto verso le popolazioni indigene”. Il Papa ha ricordato poi che “la Vergine di Guadalupe, invece, appare vestita con gli abiti degli autoctoni, parla la loro lingua, accoglie e ama la cultura del luogo: è Madre e sotto il suo manto trova posto ogni figlio”. “In Maria, Dio si è fatto carne e, tramite Maria, continua a incarnarsi nella vita dei popoli. La Madonna, infatti, annuncia Dio nella lingua più adatta, la lingua materna”. Il percorso indicato dal Papa per tramandare il Vangelo si compie, dunque, “nella semplicità”: “Sempre la Madonna sceglie i semplici, sulla collina del Tepeyac in Messico come a Lourdes e a Fatima: parlando a loro, parla a ciascuno, con un linguaggio adatto a tutti, comprensibile, come quello di Gesù”.

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