Natale: Roma, domani al Laterano il concerto per i 1.700 anni della basilica

Sarà dedicato ai 1.700 anni della basilica lateranense il tradizionale Concerto di Natale in cattedrale, che si tiene sempre nella Domenica Gaudete, la terza di Avvento. Domani, 17 dicembre, alle 20.30, il Coro della diocesi di Roma e l’orchestra “Fideles et Amati”, diretti dal maestro mons. Marco Frisina, nella basilica di San Giovanni in Laterano, proporranno i brani più celebri della tradizione natalizia. In programma canti sia italiani che internazionali: da “Adeste fideles” a “Joy to the world”, da “Fermarono i cieli” a “Jingle bells” e “Stille nacht”. Ad eseguirli, i 200 coristi e i solisti del Coro della diocesi di Roma, che da oltre quarant’anni offre il suo servizio alla Chiesa di Roma e al Papa, con gli oltre 50 elementi dell’orchestra sinfonica “Fideles et Amati”. I brani saranno introdotti da brevi riflessioni di mons. Frisina.  Per partecipare al Concerto di Natale, giunto alla trentanovesima edizione – informano i promotori – non è necessario alcun biglietto, ma si raccomanda di arrivare per tempo così da superare agevolmente i controlli di sicurezza; l’accesso sarà consentito a partire dalle 19. Quanti non potranno essere presenti potranno comunque seguire l’evento che, grazie al supporto di Telepace, verrà trasmesso in diretta streaming sui canali social della diocesi di Roma, di Nova Opera, del Coro della diocesi di Roma e di Marco Frisina. Il concerto verrà inoltre trasmesso la sera del 25 dicembre su Tv2000. “Il Concerto di Natale per tradizione è un momento in cui ci si riconosce come diocesi nella cattedrale tutti insieme nell’attesa di Gesù”, spiega mons. Frisina: “Quest’anno, in maniera speciale, abbiamo iniziato i festeggiamenti per i 1.700 anni della dedicazione della basilica lateranense, che diventano ancora più significativi in una chiesa in restauro, in cantiere. La nostra cattedrale diventa così simbolo della Chiesa tutta, che con il cammino sinodale si sta rinnovando. Questo concerto, allora, nella Domenica Gaudete, vuole essere ancora di più dedicato alla gioia e al desiderio di rincontrarsi per costruire insieme la vera Chiesa fatta di uomini, non solo di mattoni, ma di pietre vive”.

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