Diocesi: mons. Tomasi (Treviso), “se saremo capaci di sognare, aperti al mistero della vita, potremo prenderci cura delle persone e dei loro bisogni”

(Foto: diocesi di Treviso)

“Se non porremo limiti alla nostra visione di ciò che è autenticamente umano, e saremo aperti ad una sempre ulteriore trascendenza ed apertura della vita intesa come mistero inesauribile, saremo più capaci di prenderci cura delle persone concrete, dei bisogni reali, della vita vera”. Così il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, si è rivolto al centinaio di amministratori locali di tutta la diocesi che ieri sera hanno partecipato al tradizionale scambio di auguri in vista del Natale. Presenti sindaci, assessori e consiglieri. Introdotti da Franco Bonesso, sindaco di Trevignano, a portare il saluto al vescovo sono stati il sindaco di Treviso, Mario Conte, il presidente della Provincia, Stefano Marcon, Paola Roma e Marco Della Pietra, dell’Associazione dei Comuni della Marca trevigiana, oltre ai rappresentanti degli amministratori veneziani e padovani della Diocesi, il sindaco di San Donà, Alberto Teso, e la sindaca di Trebaseleghe, Antonella Zoggia. Presente anche il consigliere regionale Andrea Zanoni.

(Foto: diocesi di Treviso)

Nel suo saluto, il vescovo ha invitato i presenti a una riflessione sull’importanza di avere una visione ampia sulle cose, sul vivere associato, su ciò che contribuisce a costruire il bene comune. E ha invitato i presenti a “sognare”: “Solo se saremo capaci di sognare – e di sognare un sogno amico di quello di Dio per ciascuno di noi – saremo poi concreti, pragmatici, efficaci. E saremo liberi dal continuo affacciarsi di ‘emergenze’ cui tendiamo a rispondere senza un vero percorso scelto e coordinato. Solo guardando alla storia con la prospettiva stessa di Dio Padre sapremo trovare la culla, incontrare il bambino, accogliere Colui che deve venire a fare nuove tutte le cose”.
Nel saluto della presidente Anci provinciale, Paola Roma, il commosso ricordo di don Davide Schiavon, il direttore della Caritas Tarvisina morto il 1° novembre scorso. Proprio nella memoria grata della collaborazione con lui per il fondo diocesano “Sta a noi” a favore delle persone e famiglie colpite dalla crisi per il Covid, Roma ha consegnato a mons. Tomasi un contributo da parte dei Comuni associati.

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