Papa Francesco: al Pontificio Collegio americano del nord, “vivere il dono di comunione e diventare discepoli missionari”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Cari amici, il vostro soggiorno qui a Roma coincide con il cammino sinodale che tutta la Chiesa sta attualmente intraprendendo, un cammino che implica l’ascolto dello Spirito Santo e vicendevole, per discernere come aiutare i membri del popolo santo di Dio a vivere il dono di comunione e a diventare discepoli missionari. Questa è anche la sfida e il compito che siete chiamati a raccogliere mentre percorrete insieme la strada che conduce all’ordinazione sacerdotale e al servizio pastorale”. Lo ha affermato oggi Papa Francesco ricevendo in udienza sacerdoti, diaconi, seminaristi e personale del Pontificio Collegio americano del nord. “A tale proposito, vorrei condividere con voi alcune brevi riflessioni su tre elementi che ritengo essenziali per la formazione sacerdotale: il dialogo, la comunione e la missione”. Francesco si è quindi soffermato sul brano del Vangelo di San Giovanni che racconta di Andrea e di un altro discepolo di Giovanni Battista che incontrano Gesù, restano con Lui per un certo tempo e poi conducono altri, in particolare Simon Pietro, a incontrare il Signore (Gv 1,35-42).
“In primo luogo, il dialogo. Quando Gesù si accorse che i discepoli lo seguivano, chiese cosa stessero cercando. Quando lo interrogarono sul luogo in cui alloggiava, li invitò: ‘Venite e vedrete’. Nel corso della vostra vita, e soprattutto in questo tempo di formazione seminaristica, il Signore entra in un dialogo personale con voi, chiedendovi ‘che cosa cercate’ e invitandovi a ‘venire e vedere’, a parlare con Lui aprendo il vostro cuore e a donarvi a Lui con fiducia nella fede e nell’amore. Si tratta di coltivare una relazione quotidiana con Gesù, alimentata soprattutto dalla preghiera, dalla meditazione della Parola di Dio, dall’aiuto dell’accompagnamento spirituale e dall’ascolto silenzioso davanti al Tabernacolo. È infatti in questi momenti di relazione familiare con il Signore che possiamo meglio ascoltare la sua voce e scoprire come servire Lui e il suo popolo con generosità e con tutto il cuore”.

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