Argentina: i vescovi chiedono un “patto educativo” per tutto il Paese, in sintonia con l’iniziativa a livello globale di Papa Francesco

La Commissione episcopale per l’Educazione della Conferenza episcopale argentina, presieduta dal card. Mario Aurelio Poli, arcivescovo di Buenos Aires, ha proposto un “Patto educativo argentino”, in sintonia con la richiesta di Papa Francesco al riguardo, spiegando in un messaggio che l’educazione dovrebbe essere una priorità nell’attuale situazione sociopolitica del Paese.
“Proponiamo un incontro ampio, in uno spazio dove possiamo incontrarci tutti noi che consideriamo l’educazione come priorità nazionale: chi di noi crede nell’ascolto, nel dialogo e nel rispetto delle esperienze condivise, chi supera barriere, pregiudizi e crepe per dar vita a alle idee e al pensiero creativo; quelli di noi che ritengono che l’opera educativa meriti il massimo degli sforzi per trovare strade di consenso e di impegno; quelli di noi che scommettono sulla speranza di consolidare nuovi cammini di cultura, scienza, verità, bontà e bellezza”.
I vescovi sottolineano la consonanza di questa iniziativa con il Patto educativo globale, che Francesco ha annunciato nel settembre 2019, e ricordano che in quell’occasione il Papa ha incoraggiato “gli sforzi congiunti per un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare la frammentazione e l’opposizione e ricostruire il tessuto delle relazioni per un’umanità più fraterna”.
Aggiunge il messaggio della Chiesa argentina: “Ci vediamo riflessi in gran parte della sua diagnosi, nello stesso tempo ci uniamo al suo desiderio che l’educazione sia un bene per tutti, specialmente per le grandi moltitudini nel mondo che oggi sono escluse da questo diritto vitale”. Di conseguenza, “siamo entusiasti dell’idea di intraprendere insieme un percorso, dove l’amicizia sociale dia luogo all’azione propositiva e fiduciosa; un’educazione aperta verso una pianificazione a lungo termine, che non si ferma alla staticità delle condizioni. In questo modo avremo persone aperte, responsabili, disponibili a trovare il tempo per ascoltare, dialogare e riflettere, e capaci di costruire una rete di relazioni con le famiglie, tra le generazioni e con le diverse espressioni della società civile, affinché si componga un nuovo umanesimo”. Concludono i vescovi: “Attraverso questo spazio vogliamo avvicinarci a tutti gli angoli dell’Argentina federale, per ascoltare la voce dei suoi protagonisti in materia educativa e condividere le sfide delle giurisdizioni provinciali”.

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