Rai: il 18 luglio “viaggio nella Chiesa di Francesco” con un’intervista esclusiva ad Edgar Morin

Come declinare, durante il millennio in corso e alla luce dei cambiamenti imposti dalla pandemia la “fraternità cristiana”? Edgar Morin, l’umanista planetario che ha compiuto l’8 luglio 100 anni di vita, rende omaggio a Papa Francesco e, in un’intervista, a Rai Vaticano, per lo Speciale di “Viaggio nella Chiesa di Francesco – Nel segno della fraternità”, il programma di Massimo Milone e Nicola Vicenti in onda domenica 18 luglio alle ore 24.25 su Rai 1 e Raiplay (in replica su Rai Storia il 19 luglio alle ore 12.15, e per l’estero sui canali di Rai Italia), dice: “Devo rendere omaggio a Papa Francesco, perché, al momento è il solo ad avere una coscienza planetaria, l’unico che ha la coscienza di tutta l’umanità”. Inoltre, nello speciale, il viaggio di Filippo Di Giacomo nel magistero della Chiesa con le immagini e il sonoro di Pio XII che, nel radiomessaggio del 24 agosto del 1939, insegnava che “Nostro Signore Gesù Cristo ha voluto tutti gli uomini fratelli”. Poi la declinazione della fraternità in Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II. Su come l’enciclica di Papa Francesco stia interrogando credenti e non credenti, parla padre Antonio Spadaro,  direttore de “La Civiltà Cattolica”: “Francesco usa l’espressione ‘viandanti fatti dalla stessa carne’. Allora se così è non ci sono limiti alla fraternità umana”. Per il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, “la Fratelli tutti è molto avanti, perché come ha mostrato la pandemia, ci si salva solo insieme. Sarebbe folle immaginare dei percorsi di salvezza nazionali o per gruppi particolari”.
Secondo Stefania Falasca, vaticanista del quotidiano Avvenire,  la Fratelli tutti rappresenta “non solo il punto di convergenza di ampia parte del magistero di Papa Francesco ma potrebbe considerarsi una sua ricapitolazione”. Nello speciale, infine, un giorno all’Università Lateranense, che per volontà di Papa Francesco ha istituito un corso di laurea in Scienze della pace nella prospettiva “di una Chiesa più marcatamente in uscita e missionaria”. “Abbiamo cercato di mettere in attivazione questo invito del Papa attraverso un corso di studi che tiene insieme economia, diritto, sociologia, teologia, filosofia – spiega il rettore, Vincenzo Buonomo – per dire che c’è un percorso non soltanto interdisciplinare ma transdisciplinare, con l’obiettivo di formare persone che siano in grado di costruire una architettura della pace”.

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