Società: Milano, Rapporto sulla città. Mons. Delpini, “il virus ha fatto male alla salute e ora rischia di far del male alla nostra visione del mondo”

Milano, 13 luglio: alcune immagini della presentazione del Rapporto sulla città (foto ITL/Meliga)

(Milano) “Questa pandemia ha confermato che la questione femminile resta centrale. Milano ha la responsabilità di non arretrare” sul piano dei diritti, della parità e della valorizzazione della figura femminile. “Dentro l’attuale transizione, le donne ci insegnano che è legittimo aspirare al tutto, ‘la salute, il pane e le rose’”, come recita il titolo del Rapporto sulla città di Milano 2020, presentato questa mattina. È la curatrice del Rapporto, Rosangela Lodigiani, che sottolinea: “C’è l’esigenza di guardare alle trasformazioni demografiche in una prospettiva integrata. Lavoro, qualità della vita, salute, cura tra le generazioni sono fattori che si integrano tra loro. E occorre attenzione alla famiglia, con un’alleanza che metta in moto forze plurali. Insieme possiamo guardare con fiducia al futuro. Non è facile tenere alta la speranza, ma insieme possiamo e dobbiamo farlo”. Alla presentazione della ricerca interviene l’arcivescovo Mario Delpini: “Bisogna contrastare la tendenza sorta con la pandemia, una specie di mostro onnivoro che ingloba tutte le cose… Sembra che il resto del mondo non esista, che tutti gli altri temi e problemi passino in secondo piano per il coronavirus. Ci sono altri temi essenziali che ci fanno pensare: la condizione donna, di cui parla il Rapporto, la povertà, guerra e pace. Il virus ha fatto male alla salute e ora rischia di far del male alla nostra visione del mondo. È tempo di alzare lo sguardo e ricostruire la speranza”.

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