Diocesi: Gaeta, apre Casa Bakhita per accogliere donne vittime di violenze o della tratta

Apre nel piccolo Comune collinare di Coreno Ausonio (Fr) “Casa Bakhita”, pensata e realizzata dall’arcidiocesi di Gaeta per ospitare donne in difficoltà o vittime di violenza di genere o della tratta. “La struttura è il frutto di un notevole impegno pastorale ed economico dell’arcidiocesi di Gaeta – spiega la responsabile del progetto, Maria Giovanna Ruggeri –. Fortemente voluto dall’arcivescovo mons. Luigi Vari, questo ‘rifugio sicuro’ per donne in difficoltà può finalmente vedere la luce”. L’iniziativa, seguita operativamente dalla Caritas, vede il coinvolgimento di un’equipe di sole donne con diverse professionalità: assistente sociale, psicologa, educatrice, mediatrice culturale, avvocato, docente di italiano esperta di insegnamento della lingua italiana a stranieri e una oss. Nella casa, che lega il proprio nome a quello della religiosa sudanese Giuseppina Bakhita, canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000, ci sarà anche una piccola comunità di suore, che collaboreranno in modo attivo alle attività. “La Chiesa di Gaeta esprimere così la sensibilità e l’attenzione verso le persone più vulnerabili e indifese, che faticano ad avere riconosciuta la propria dignità di persona creata ad immagine di Dio. Fondamentale è e sarà il contributo della comunità parrocchiale di Santa Margherita, che ha accolto con entusiasmo il progetto e offrirà il proprio contributo”, conclude Ruggieri.

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