Diocesi: Milano, Proposta pastorale 2020-2021. Il 4 ottobre la “Domenica dell’Ulivo” nel segno di san Francesco. “Riaprire oratori e scuole”

(Milano) “La sapienza che viene dall’alto, invocata nel libro del Siracide, penetra nei misteri ma offre anche insegnamenti pratici sui rapporti sociali, sull’uso corretto delle ricchezze, sul valore dell’amicizia e nella relazione tra uomo e donna”, osserva l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, nella proposta pastorale per il prossimo anni diocesano, intitolata. “Infonda Dio sapienza nel cuore. Si può evitare di essere stolti”. La sapienza cristiana, così come ci viene trasmessa dai testi sacri – aggiunge Delpini – è anche “arricchita da tutti coloro che l’hanno ricevuta in ogni parte del mondo e che sono a Milano per studio, lavoro, vita migliore”, vale a dire i migranti di religione cattolica, nei confronti dei quali la Chiesa ambrosiana “non solo offre aiuto ma si fa anche istruire”. Ma è anche una visione del mondo aperta al contributo dei tanti pensatori laici “che non hanno incontrato il Vangelo ma desiderano condividere le domande e cercare insieme le risposte”. L’inizio del nuovo anno pastorale sarà scandito anche da alcuni eventi diocesani che l’arcivescovo vorrebbe avvenissero in presenza, archiviando quindi quelle pratiche digitali cui la stessa Chiesa ambrosiana è ricorsa durante la quarantena.
Significativa la “Domenica dell’Ulivo”, il 4 ottobre prossimo, nella memoria liturgica di san Francesco. Nelle intenzioni dell’arcivescovo la celebrazione di questa domenica va intesa come “una giornata di pace e di riconciliazione”: “vogliamo ricordare l’immagine della colomba che porta in becco una fogliolina di ulivo per annunciare a Noè che l’alluvione è finita e che la terra si predispone a tornare di nuovo un giardino”. Nella scelta di quel simbolo c’è un’allusione alla distribuzione dei ramoscelli di ulivo che non si è potuta fare nella Domenica delle Palme a causa della pandemia. Nella lettera Delpini raccomanda di porre particolare cura alla festa dell’apertura degli oratori “affinché sia anche un messaggio alle istituzioni”: il riferimento esplicito è alla scuola “la cui ripresa non può ridursi al semplice rispetto di qualche protocollo”. Infine particolare attenzione andrà riposta nei confronti della pastorale giovanile e alla pastorale universitaria.

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