Coronavirus Covid-19: Carpi, ieri la diocesi e il comune hanno promosso un incontro interreligioso e multiculturale. “Il futuro di tutto l’universo è vivere insieme”

“Noi, qui, insieme e in pace, crediamo e speriamo in un mondo fraterno. Desideriamo che uomini e donne di religioni differenti e di varie culture, si riuniscano e creino concordia, civiltà, progresso e vera umanità”. Inizia così il messaggio finale rivolto alla cittadinanza letto alla conclusione dell’incontro interreligioso e multiculturale promosso, ieri, dalla diocesi di Carpi e dall’amministrazione comunale. Alla presenza del sindaco di Carpi, Alberto Bellelli sono intervenuti, come da programma, sette rappresentanti di espressioni religiose e appartenenze culturali diverse: mons. Ermenegildo Manicardi, vicario generale della diocesi di Carpi, il rabbino Beniamino Goldstein della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, l’arciprete Arcadie Porcesc della Chiesa ortodossa moldava di San Spiridione di Trimithonte, Florin Chihaia ,rappresentante dell’arciprete Vasile Pavalsc della Chiesa ortodossa autocefala di Romania, Elisa Yang, rappresentante della presidente dell’Associazione dei Cristiani evangelici cinesi di Carpi Lina Lin, iman Mourad Selmi dell’Associazione delle Comunità musulmane di via
Unione Sovietica di Carpi, Manroop Sing, rappresentante della comunità Sikh.
“Il futuro di tutto l’universo è vivere insieme. Dopo le dolorose smagliature causate dal coronavirus nella vita pubblica, nelle espressioni culturali, nell’economia e, persino, nel nostro stile di vita personale, anche la nostra comunità ha bisogno di un impegno più determinato, generoso e intelligente – prosegue il messaggio -. Siamo chiamati a liberarci dai pesanti fardelli della diffidenza, dei fondamentalismi e del disinteresse. Tutti noi siamo chiamati a vivere come artigiani di pace nell’azione per l’uomo e, per i credenti, nell’invocazione a Dio. Affidiamo all’eternità i nostri morti, insistiamo nell’invocare la salute piena per i contagiati e gli ammalati, promettiamo il nostro deciso impegno a continuare nella lotta conto la pandemia e supplichiamo dall’Alto la sua cessazione”.
Riprendendo le parole di Papa Francesco – “Non rimangano inascoltati l’appello di Dio alle coscienze, il grido di pace dei poveri e le buone attese delle giovani generazioni!” – il messaggio si conclude con un augurio e un invito “a quanti hanno seguito dalle loro case questo nostro incontro: arrivederci a tutti e molto presto, su questa piazza quando sarà tornato il tempo della gioia, della salute, dello stare insieme e della festa”.

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