Ricerca: Università Cattolica, domani un incontro su Horizon Europe 2021-2027 e le opportunità per l’Italia

Oltre 500 rappresentanti del mondo accademico, del sistema economico, di think tank, di organizzazioni non governative, di amministrazioni locali domani si ritroveranno a Milano, all’Università Cattolica, per partecipare al primo incontro in Italia dedicato alla ricerca europea Mission-oriented: sarà la prima volta che i Mission Board, cioè gli organismi che si occupano di orientare la ricerca europea verso le missioni dei prossimi sette anni, dialogheranno con la comunità scientifica e in particolare con la società civile. “La ricerca Mission-oriented di Horizon Europe 2021-2027. Quali opportunità per l’Italia?” è il titolo dell’iniziativa, in programma dalle ore 9.45 nell’aula magna dell’Ateneo (largo Gemelli, 1) e organizzata con l’Agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre), con la Commissione europea, con il ministero dell’Università e della ricerca e con la Fondazione Cariplo. Due i Mission Board che saranno presenti in Cattolica: “Adaptation to Climate Change and Societal Transformation” e “Climate-Neutral and Smart Cities”.
“La crisi climatica intercetta tutte le grandi sfide che si stagliano all’orizzonte delle nostre società: dall’invecchiamento demografico alle migrazioni, dalle trasformazioni del mercato del lavoro all’automazione, dalla crescita delle disuguaglianze al governo dell’intelligenza artificiale, solo per citarne alcune”, spiega Laura Zanfrini, docente di Sociologia delle migrazioni all’Università Cattolica e rappresentante italiano nel Mission Board Sub-group “Adaptation to climate change and societal transformation”.
All’incontro parteciperà anche Walter Ricciardi, docente di Igiene generale e applicata alla facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, presidente del Mission Board “on Cancer”.
L’evento sarà anche un’occasione preziosa perché consentirà a docenti, ricercatori e agli attori del sociale sia di confrontarsi con coloro che scriveranno l’agenda europea della ricerca e dell’innovazione per i prossimi sette anni sia di manifestare orientamenti, aspettative, suggerimenti al fine rendere di massimo impatto il lavoro della ricerca in Europa e raggiungere obiettivi significati di trasformazione.
Secondo Marco Falzetti, direttore di Apre, “se pur ancora tutto in divenire, e quindi di difficile valutazione, le Mission rappresentano una grande opportunità per il sistema italiano che non possiamo permetterci di non sfruttare in pieno, sia per la rilevanza scientifica e sociale dei temi affrontati sia per non essere marginalizzati in una competizione europea ambiziosa e su larga scala”.

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