Usa-Iran: Pax Christi Italia a governo, “no a disponibilità di basi Usa nel nostro Paese, ritirare i soldati da Iraq”

“Gli ultimi tragici avvenimenti rischiano di travolgere non solo il Medio Oriente, ma il mondo intero in una nuova ‘avventura senza ritorno’. Il rischio di una guerra di cui è difficile prevedere sviluppi e conseguenze è tragicamente reale”. Lo scrive in un comunicato Pax Christi Italia dopo l’attacco americano che ha portato all’uccisione del generale Soleimani e la risposta iraniana. “Assistiamo allo sgretolamento delle fondamenta della convivenza internazionale. Sembra prevalere la logica del più forte, del più armato. Non possiamo accettare questo!”. L’intento del movimento è quello di “gridare il nostro no alla guerra e alla sua preparazione, tanto più preoccupante con il potenziale degli armamenti anche nucleari, oggi a disposizione dei potenti del mondo”. “E sappiamo che anche in Italia ci sono basi, come Sigonella o Aviano, che possono essere direttamente coinvolte in una prossima guerra”. La richiesta è quella di “scelte concrete di pace”. Alla Chiesa e alle comunità cristiane Pax Christi chiede “non solo di pregare per la pace, cosa indispensabile, ma anche di denunciare in modo forte e chiaro la follia della guerra”. Al Parlamento e al governo italiano “scelte politiche concrete e immediate di pace, per non essere coinvolti nella guerra ed esserne complici”. E, nel concreto, di “non dare la disponibilità delle basi Usa in Italia”, di “ritirare i nostri soldati dall’Iraq e dall’Afghanistan”, di “dare più potere all’Onu e non alla Nato”. “Non possiamo accettare che a parole si dica di volere la pace e nei fatti invece si prepari la guerra – conclude la nota -, che come sempre è pagata soprattutto dai più deboli e dagli innocenti. Rifiutiamo la guerra, gridiamo la speranza!”.

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