“Non vuole essere maquillage interno, ma sempre per la missione: vogliamo guardare il mondo intorno, le ricerche, i desideri, le gioie e le speranze degli uomini e delle donne”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha sintetizzato lo spirito dell’assemblea generale di Assisi, che domani si concluderà con l’incontro dei vescovi con il Papa nella basilica di Santa Maria degli Angeli. Al centro dei lavori, il tema della sinodalità e della collegialità, con al centro il Documento di sintesi del Cammino sinodale, approvato il 25 ottobre, all’interno del quale i presuli in questi giorni si sono confrontati per individuarne le “priorità”, da consegnare all’assemblea di maggio per delineare il cammino futuro. “Siamo consapevoli delle difficoltà che viviamo, ma le viviamo con molta collegialità”, ha reso noto Zuppi: “è stato un dibattito ricco, con tante diversità e sfumature, ma con una consapevolezza e determinazione per me consolante. Bisogna trovare come collegialità e sinodalità vanno insieme, ma direi che sono in buona salute tutti e due”. Tra le possibili priorità, il presidente della Cei ha elencato “la chiarezza di metodo, la costruzione della comunità in una Chiesa che cambia e si trasforma, il rapporto col territorio anche in tessuto sociale molto più isolato, dove c’è tanto individualismo, tanta sofferenza e patologie”.