In occasione della Giornata mondiale di lotta al tumore al pancreas (20 novembre), l’Ospedale generale regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari) rilancia il proprio impegno nel contrasto a una delle neoplasie più insidiose dell’oncologia moderna. La diagnosi tardiva e la complessità terapeutica rendono questa patologia una sfida che può essere affrontata solo con un approccio integrato e multidisciplinare.
Al Miulli ogni caso viene discusso in “tumor board” dedicati, dove oncologi, chirurghi, radiologi, gastroenterologi, radioterapisti, anatomo-patologi, anestesisti, nutrizionisti, psicologi, infermieri e palliativisti collaborano per definire percorsi personalizzati e ridurre i tempi di attesa. “Il 100% dei pazienti con tumore pancreatico è valutato in riunione multidisciplinare”, sottolinea Riccardo Memeo, direttore della Chirurgia epatobiliopancreatica, “così possiamo stabilire rapidamente l’idoneità alla chirurgia, valutare terapie preoperatorie e monitorare l’evoluzione della malattia”. Il direttore sanitario Vitangelo Dattoli evidenzia come l’integrazione tra discipline e l’eccellenza delle professionalità rendano il Miulli un punto di riferimento nel Sud-est Italia, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale esiti.
La Giornata di domani diventa occasione per ribadire l’urgenza di rafforzare le “reti oncologiche regionali”, garantendo accesso equo a cure strutturate e centri ad alta specializzazione. La sfida è ardua, ma la multidisciplinarietà si conferma la chiave per costruire percorsi più efficaci, umani e vicini ai bisogni dei pazienti.