
Incontro con il capo dell’Amministrazione Militare di Chernihiv (Foyo Ugcc)
Ieri, martedì 18 novembre, il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, ha effettuato una visita pastorale a Chernihiv, città a nord est di Kyiv, a 50 chilometri dal confine con la Bielorussia. Scopo della “missione” sostenere la comunità locale, conoscere le sfide che l’intera Regione sta affrontando a causa della guerra e distribuire aiuti umanitari a chi ne ha bisogno. All’inizio della visita, l’arcivescovo maggiore di Kyiv ha incontrato il capo dell’Amministrazione militare regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus e durante la conversazione – si legge sul portale dell’Ugcc – si è parlato della drammatica situazione di sicurezza nella regione. Il capo dell’Amministrazione locale ha sottolineato come solo nel mese di ottobre ci sono stati più di 1.700 attacchi diretti verso la regione di Chernihiv, inclusi missili e principalmente droni d’attacco, che hanno causato gravi danni, soprattutto alle infrastrutture energetiche. La sfida più acuta oggi è la mancanza di elettricità e riscaldamento alla vigilia dell’inverno, quindi i generatori sono la risorsa più necessaria.

Chernihiv, distribuzione degli aiuti umanitari (Foto Ugcc)
In risposta, mons. Shevchuk ha assicurato “solidarietà e sostegno dalla Chiesa greco-cattolica ucraina” ribadendo “la disponibilità a mettere in campo tutte le iniziative possibili per aiutare le esigenze della regione”. L’arcivescovo maggiore si è poi recato presso il Monastero della Natività della Beata Vergine Maria di Chernihiv, dove ha incontrato le suore redentoriste, i sacerdoti locali e i laici. Nella chiesa si sono svolti una preghiera e un incontro con i bisognosi riuniti per ricevere supporto spirituale e aiuti umanitari. Nel suo discorso ai fedeli, Sua Beatitudine Sviatoslav ha raccontato dell’incontro avuto con il capo dell’Amministrazione militare. “Quando sono arrivato a Chernihiv, volevo capire come vive oggi la comunità e quali fossero i bisogni più urgenti. Abbiamo chiesto al capo della regione di cosa avessero più bisogno. E sapete cosa ha risposto? Pregate. Perché la preghiera è una grande forza che ci aiuta a perseverare”. L’arcivescovo maggiore ha poi personalmente distribuito kit di aiuti umanitari che, questa volta, sono arrivati dall’arcidiocesi greco-cattolica di Prešov, guidata dal metropolita Jonah Maksim. Sono stati raccolti dai fedeli slovacchi per sostenere le persone più vulnerabili dell’Ucraina. Nel consegnarli, l’arcivescovo Shevchuk ha sottolineato come la Chiesa sia una grande famiglia. “Vogliamo che sentiate di essere ricordati. Vi abbiamo portato ciò che i vostri fratelli e sorelle dall’Ucraina, dall’Europa e dal mondo volevano trasmettere”.