Giornali Fisc: Pisa, tornano i Thè di Toscana Oggi. Appuntamento nel pomeriggio nel palazzo arcivescovile

(Foto Toscana Oggi)

Una nuova location per i Thè di Toscana Oggi, gli incontri culturali destinati agli abbonati del settimanale: nella nuova stagione, i Thè lasceranno infatti la sala delle letture del pensionato universitario “Toniolo” per trasferirsi all’interno del palazzo arcivescovile di Pisa.
Il primo incontro, in programma oggi alle ore 17, sarà dedicato proprio al palazzo arcivescovile: Andrea Bernardini (Toscana Oggi) e Carina Cherubini (Radio Incontro) ne parleranno con Francesca Barsotti e Cristina Cagianelli , che hanno dedicato una pubblicazione all’arcivescovado.
Saranno gli studenti dell’istituto alberghiero Matteotti (e i ragazzi dell’Associazione italiana persone down – Aipd – di Pisa) a servire a tavola thè (fornito dall’antica bottega fiorentina Le Vie del Thè) e pasticcini, preparati dalle cuoche della Fondazione Madonna del Soccorso.
Partner dell’iniziativa: l’Opera della Primaziale pisana, Farmacie comunali di San Giuliano Terme, Coop Culture, Lavanderia industriale Irpinia, Aipd, Fondazione Madonna del soccorso. Media partner: Radio Incontro.
Sarà possibile riascoltare l’intervista a Francesca Barsotti e Cristina Cagianelli il successivo martedì 25 novembre su Radio Incontro (Fm 107.7) dopo il giornale radio delle ore 18.
L’incontro si svolgerà in un luogo significativo per la storia del palazzo arcivescovile: la sala attuale, intitolata a Pio X, sorge infatti sui resti dell’antica chiesa di San Giorgio de’ Ponte. Fin dalle prime attestazioni, la sede vescovile è ricordata in prossimità della chiesa medievale, che fu inglobata nell’ala meridionale dell’arcivescovado già nel Trecento. Il nuovo palazzo, voluto dall’arcivescovo Filippo de’ Medici nella seconda metà del Quattrocento, presentava una struttura innovativa, che fece da modello al palazzo ducale di Urbino e al palazzo della Cancelleria di Roma. Filippo Vieri di Niccolò de Medici apparteneva al ramo della famiglia che nel Trecento era la più influente, ma nel Quattrocento aveva preso il predominio Cosimo il Vecchio, che era un suo lontano cugino. Nel 1461 venne elevato ad arcivescovo di Pisa, dove tenne una residenza abituale e stabile, e dove fece edificare la nuova sede arcivescovile.
Nel Settecento il palazzo subì importanti interventi: fu chiuso il verone superiore e furono realizzati degli ambienti, come le gallerie nord ed est, o il quartiere d’estate sul lato Sud. All’arcivescovo Franceschi, alla fine del Settecento, si deve la decorazione ad affresco di molte sale ed ambienti del palazzo, proseguendo l’opera dei suoi predecessori. Anche la sala delle Lauree o dei Dottori, oggi intitolata a Pio X, subì importanti modifiche e abbellimenti ad opera di Giovan Battista Tempesti e dei suoi allievi. All’epoca, per una antica consuetudine, nella sala all’interno del palazzo arcivescovile avveniva il conferimento del titolo di laurea, dato che l’arcivescovo di Pisa si fregiava del titolo di Gran Cancelliere dello Studio Pisano.

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