La cerimonia di consegna dei premi Oscar Green al Villaggio di Udine si è aperta questa mattina con il flash mob dei giovani della Coldiretti per lanciare un messaggio di pace rispetto ai rischi di escalation in Medio Oriente dove è divampato il conflitto tra Israele e Iran con l’attacco ai siti iraniani. Prima dell’intervento di apertura del segretario generale Vincenzo Gemsundo, i ragazzi della Coldiretti hanno esposto dei grandi cartelli con le lettere a formare la parola pace, con il disegno di una colomba. Un gesto di sensibilizzazione con l’invito a far tacere le armi e a far parlare la diplomazia e la pace, unico antidoto ai gravissimi rischi legati a un ulteriore inasprirsi dei conflitti, militari come commerciali.
“Siamo di fronte al sonno della ragione, come accadde nel 1914 e nel 1939, e a pagarne il prezzo saranno ancora una volta i popoli”, ha affermato Gesmundo, accompagnato dai Giovani di Coldiretti con in mano la scritta “Pace”. “Si dimentica il messaggio di Papa Francesco sul ‘disarmo delle parole’, si accetta la guerra come inevitabile e si depotenzia il principale strumento di pace: la diplomazia – ha aggiunto commentando le tensioni internazionali in seguito all’attacco di Israele all’Iran di questa notte –. E mentre l’Europa accelera sul riarmo e si spegne la voce del dialogo, restano senza risposte le esigenze dell’agricoltura e della sicurezza alimentare”. “Come insegna la storia recente i primi a pagare le conseguenza della guerra sono proprio i contadini, ma è proprio dalla terra che può germogliare una nuova speranza di pace”, ha concluso Gesmundo.