Due suore della Congregazione delle Piccole Sorelle di Santa Teresa di Gesù Bambino sono state brutalmente assassinate lunedì 31 marzo da bande armate a Mirebalais, a circa 50 chilometri a nord-est della capitale haitiana Port-au-Prince. Suor Evanette Onezaire e suor Jeanne Voltaire si trovavano in città per una missione quando sono state costrette a rifugiarsi in un nascondiglio insieme ad altri civili. Gli aggressori li hanno scoperti e hanno ucciso i membri dell’intero gruppo. Lo rende noto la Fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) che riporta il commento dell’arcivescovo di Port-au-Prince, mons. Max Leroy Mésidor. “Ventinove parrocchie dell’arcidiocesi sono chiuse, mentre circa 40 sono operative a livelli minimi perché i quartieri sono controllati dalle bande. I sacerdoti sono stati costretti a fuggire, trovando rifugio presso le loro famiglie o presso altri ecclesiastici”, ha aggiunto il presule. “Haiti sta bruciando e ha bisogno di aiuto urgente. Chi verrà in nostro soccorso?”. In una lettera indirizzata ai religiosi e alle religiose dell’arcidiocesi, datata 30 marzo, mons. Mesidor ha descritto la gravità della crisi. “Stiamo attraversando uno dei periodi peggiori della nostra storia come popolo. […] Devo riferire alcuni degli eventi che hanno avuto luogo nelle ultime settimane: comunità religiose sono state sfollate, molte scuole sono state chiuse, suore anziane e malate sono state evacuate nel cuore della notte e intere congregazioni hanno dovuto lasciare le loro case di cura, senza un posto dove ricoverare le suore malate. I nostri fratelli e sorelle consacrati stanno partecipando attivamente alla sofferenza della nostra gente”, ha concluso il presule. Il direttore dei progetti di Acs Internazionale, Marco Mencaglia, ha affermato che “Aiuto alla Chiesa che soffre desidera sottolineare il suo continuo sostegno e la sua solidarietà alla Chiesa haitiana”.