Salute mentale: Siracusano (Tavoli tecnici), “viviamo una patologia delle relazioni personali e affettive”

(Foto Giovanna Pasqualin/SIR)

“Non è mai accaduto che un ministero della Salute e una Pastorale della salute si occupino insieme della salute mentale; si tratta di una novità assoluta”. Ha esordito così lo psichiatra Alberto Siracusano, coordinatore del Tavolo tecnico sulla salute mentale del ministero della Salute e dell’analogo Tavolo tecnico della Cei, nella sua introduzione ai lavori del Giubileo della salute mentale. L’evento è promosso oggi dai due Tavoli presso l’aula magna della Pontificia Università Lateranense. “La salute mentale riguarda tutti noi – ha spiegato lo psichiatra -: non c’è vera salute senza di essa, ed è importante ragionare su un nuovo modo di parlarne. Anzitutto combattendo lo stigma per offrire opportunità a tutti”. “Occorre unire al termine speranza la parola libertà: liberare la salute mentale dai molti condizionamenti che la imprigionano”, l’invito di Siracusano. “A mio avviso – ha sottolineato – viviamo un grande disagio sociale che si manifesta in uno spettro di disturbi ricollegabili alla patologia delle relazioni personali e affettive. La nostra società oggi ha bisogno di capire che cosa significhi affettività, relazione, famiglia, società”. Dallo psichiatra l’invito inoltre a non dimenticare “l’importanza dei determinanti sociali che incombono e appesantiscono la salute mentale di tutti tutti noi. Occorre parlare non solo di questi aspetti negativi, ma anche promuovere la salute, prevenire, identificare strategie che consentano una vita meno carica di angosce e disagi, più libera”.

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