Parlamento europeo: Lange su nuove tariffe Usa, “un giorno di inflazione, non di liberazione”

(Strasburgo) “Questo non è un giorno di liberazione, ma un giorno di inflazione”. Lo ha affermato Behrend Lange, presidente della commissione per il Commercio internazionale del Parlamento europeo, criticando duramente le nuove misure tariffarie annunciate dal presidente degli Stati Uniti, definendole dannose per l’economia globale, con un impatto negativo non solo per l’Europa, ma anche per i produttori statunitensi e per i Paesi in via di sviluppo. Lange ha evidenziato come la giustificazione fornita dall’amministrazione americana sia debole. “Ho letto attentamente il documento di 30 pagine e trovo discutibile che si punti il dito contro la legislazione europea, che ha il solo scopo di proteggere consumatori e produttori”, ha spiegato. A suo avviso, le tariffe su acciaio, alluminio e altri beni sono “pratiche di massa e sleali” che alimenteranno una spirale di rincari. L’Unione europea non vuole restare a guardare e il 14 aprile segnerà il primo passo della risposta, con misure che interesseranno prodotti americani come dispositivi fitness e attrezzature per la pesca. “Abbiamo una cassetta degli attrezzi ben sviluppata per reagire”, ha assicurato Lange, menzionando l’uso dello strumento anti-coercizione e altre misure mirate. “Non siamo il motore dell’escalation. Vogliamo solo limitare i danni subiti”, ha aggiunto sottolineando come l’Ue adotterà un approccio calibrato. Sulla possibilità di intervento nei confronti delle big tech americane, come Google, Apple e Meta, sollevato dal governo francese come possibile obiettivo delle contromisure, Lange non esclude questa possibilità. “Non è la nostra prima scelta, ma se la situazione si aggrava, dovremo considerare anche misure nei servizi digitali”. Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda le ripercussioni sui Paesi emergenti. “Queste tariffe sono un colpo per economie in crescita come l’Indonesia”, ha avvertito Lange. Per contrastare questo effetto, l’Ue punta a rafforzare le sue relazioni commerciali con partner affidabili. “Andrò in Indonesia tra due settimane per finalizzare un accordo commerciale. È il nostro modo di reagire in modo costruttivo”, ha dichiarato. Infine, Lange ha criticato il metodo decisionale statunitense, definendolo “concentrato nelle mani di poche persone”, in contrasto con l’approccio democratico dell’Ue. “Qui non decide un solo uomo, ma un intero sistema basato sulla legislazione europea e il Parlamento”, ha concluso.

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