Scienza: Ancona, dal 5 all’11 aprile la mostra “L’Ingv nelle Marche. 25 anni di ricerca e memoria raccontati ad Ancona”

Ancona si prepara ad accogliere, dal 5 all’11 aprile, alla Mole Vanvitelliana – Sala Boxe, un evento di grande rilevanza scientifica e culturale: l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) organizza “L’Ingv nelle Marche. 25 anni di ricerca e memoria raccontati ad Ancona”, una mostra dedicata al rischio sismico, in occasione del 25° anniversario dalla sua istituzione.
Da non perdere le attività in programma, dedicate a tutta la famiglia: innanzitutto “Un viaggio nella storia e nella scienza dei terremoti”. Attraverso un percorso espositivo coinvolgente e informativo, la mostra guiderà i visitatori alla scoperta della storia del monitoraggio sismico e dell’evoluzione della tecnologia utilizzata per rilevare e analizzare i terremoti. L’obiettivo è sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conoscenza del territorio e della consapevolezza dei rischi connessi agli eventi naturali, promuovendo comportamenti più responsabili e preparati di fronte ai fenomeni sismici. Pannelli esplicativi e strumentazione scientifica offriranno una panoramica dettagliata sui metodi di raccolta e diffusione delle informazioni relative agli eventi sismici e ai loro effetti sulla superficie terrestre. Un’attenzione particolare sarà dedicata agli eventi sismici che hanno colpito la Regione Marche, segnando la memoria collettiva. Si parlerà dei terremoti di Senigallia del 1930, di quello avvenuto ad Ancona nel 1972 e, più in generale, degli eventi sismici del 2016 e del 2022.
All’interno della mostra sarà ospitata, poi, l’esposizione fotografica itinerante “La terra dei poveri cristi. Il terremoto del 1968 nel Belice”, con scatti realizzati da celebri fotografi Mondadori – Mario De Biasi, Sergio Del Grande, Giorgio Lotti e Alberto Roveri – che documentano l’impatto del terremoto e le conseguenze sulle comunità colpite.
L’ingresso è gratuito per un’occasione per approfondire il rapporto tra uomo e natura, tra memoria e prevenzione.

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