“Si è investito poco nella formazione delle suore, assai meno che nella formazione del clero”. A denunciarlo è stato il Papa, ricevendo in udienza i membri della Fondazione Hilton. “È vero, perché si pensa che le suore, e anche le donne, sono di seconda classe”, ha proseguito Francesco: “Non dimenticatevi che dal giorno del Giardino dell’Eden comandano loro… Comandano le donne! È importante che le suore possano studiare e formarsi. Il lavoro alle frontiere, nelle periferie, in mezzo agli ultimi, ha bisogno di persone formate e competenti. E, mi raccomando, la missione delle suore è di servire gli ultimi, e non di essere le serve di qualcuno. Questo deve finire, e voi, come Fondazione, state aiutando a portare la Chiesa fuori da questa mentalità clericalista”. “In alcuni Paesi sono vecchiette, ma non bisogna mandarle all’ospizio, no”, ha raccomandato il Papa, sottolineando che “le suore devono lavorare fino alla fine. Qui ne abbiamo una che ha lavorato sempre con i poveri. È vecchietta, ma ancora guida, e la lasciano guidare, e così si sente utile. Per favore, le suorine sempre con la gente!”. “Spesso ci si lamenta che non ci sono abbastanza suore nei ruoli di responsabilità, nelle diocesi, nella Curia e nelle università”, ha aggiunto Francesco: “È vero. Da una parte, bisogna superare una mentalità clericale e maschilista. Grazie a Dio, adesso nella Curia abbiamo una prefetta, del Dicastero per i Religiosi. Abbiamo una vice-governatrice dello Stato Vaticano che a marzo diventerà governatrice. Abbiamo tre suore nell’équipe di coloro che scelgono i vescovi, e che danno il voto. Abbiamo la sottosegretaria di mons. Piccinotti all’Apsa: una suora che ha due lauree in economia. Grazie a Dio le suore stanno avanti e sanno fare meglio degli uomini. È così… perché hanno quella capacità di fare le cose, le donne, e le suorine”. Il Papa ha poi raccontato: “Ho sentito vescovi dire: io vorrei nominare suore in alcuni uffici della diocesi, ma le loro superiore non le lasciano andare. No, per favore, lasciatele andare. Allora dico alle superiore: siate generose, abbiate il respiro della Chiesa universale e di una missione che supera i confini del vostro Istituto”.