Tumori pediatrici: Ospedale Bambino Gesù, diagnosi avanzate e terapia Car-T grazie al sostegno di Banca ifis

(Foto ospedale Bambino Gesù/SIR)

Grazie a una donazione di 1 milione di euro da parte di Banca Ifis, l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma potrà contare su una nuova Pet-Tc, tecnologia avanzata e fondamentale per le indagini diagnostiche pediatriche, in particolare per l’individuazione e il monitoraggio dei tumori nei bambini permettendo di ridurre le dosi di radioattività somministrate ai piccoli pazienti, garantendo un percorso di cura calibrato sull’età pediatrica e integrato con la ricerca scientifica. Oltre alla Pet-Tc, Banca Ifis ha stanziato altri 500 mila euro per la sperimentazione della terapia genica Car-T per i tumori cerebrali ad alto grado di malignità. L’atto di donazione è stato firmato oggi nella sede del Gianicolo dell’Ospedale dal presidente del Bambino Gesù, Tiziano Onesti, e dal presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio.
La sperimentazione, avviata nel dicembre 2023 dopo l’approvazione dell’Aifa, coinvolge bambini e giovani adulti affetti da forme tumorali resistenti, con risultati preliminari promettenti in termini di sicurezza e tollerabilità.  Ad oggi, 22 pazienti – tutti bambini e giovani adulti tra i 6 mesi e i 30 anni affetti da forme tumorali con recidiva di malattia o resistenti alle terapie tradizionali – sono stati arruolati per il trial, che mira a colpire la proteina GD2, bersaglio terapeutico dei tumori del sistema nervoso centrale. L’intera terapia viene prodotta nell’Officina farmaceutica dell’Ospedale, confermando l’eccellenza italiana nel campo della biotecnologia.
“Il generoso contributo di Banca Ifis, che da anni è al fianco del nostro Ospedale, rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra realtà diverse, unite da un obiettivo comune: tutelare la salute dei bambini”, commenta Onesti. “Investire in tecnologie all’avanguardia e nella ricerca scientifica, soprattutto in ambiti ancora poco esplorati della medicina pediatrica, significa offrire cure sempre più efficaci e sicure ai nostri piccoli pazienti. Ed è proprio grazie a collaborazioni concrete come questa che possiamo continuare a migliorare la qualità dell’assistenza e aprire nuove strade nella lotta contro le malattie più complesse”.

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