Parlamento Ue: Frederiksen (premier Danimarca) sulle migrazioni, “rimpatri e difesa delle frontiere”

(Foto Parlamento europeo)

(Strasburgo) “Non da tutti e non su tutto, ma possiamo dire di aver ricevuto un buon appoggio dall’aula del Parlamento”. Così la primo ministro danese, Mette Frederiksen, nel punto stampa nel corso del quale ha commentato il programma del semestre di presidenza del Consiglio europeo da parte della Danimarca. Il programma è stato presentato ai parlamentari riuniti in plenaria a Strasburgo. Qual è la risposta alle tante sfide e alle emergenze nel mondo? Frederiksen non ha dubbi. C’è una sola risposta: “Europa, Europa, Europa”. Questo si declina in politiche economiche semplificate, che aiutano le imprese, sostengono la crescita e la produttività. Riprendendo quanto detto in precedenza dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, sulla questione migratoria “argomento divisivo per le nostre istituzioni, faremo tutto il necessario per la gestione di flussi e rimpatri e per la difesa delle frontiere”. E, a proposito di difesa, Frederiksen si è presentata come convinta sostenitrice del riarmo europeo. Lo ha definito una “priorità”, nella certezza che “Putin vuole la guerra, in Ucraina e non solo”. Per la presidente danese “l’Ucraina sta combattendo non solo per se stessa, ma per l’intera Europa, per questo va aiutata, perché sta difendendo tutto il continente”. Da qui la conferma dell’aumento fino al 5% per le spese militari e la disponibilità a essere flessibili con quegli Stati per i quali tale incremento potrebbe portare a uno sforamento dei parametri di bilancio. Altre parole chiave: transizione green, pacchetto verde e obiettivi climatici 2040. “La Danimarca – ha detto la primo ministro – è la dimostrazione che la transizione può essere un motore sociale ed economico. Abbiamo creato migliaia di posti di lavoro e alternativa energetica significa anche maggiore sicurezza, visto che un’altra delle nostre priorità è renderci completamente autonomi dall’importazione di gas dalla Russia”. Un ultimo passaggio sui dazi e la trattativa con gli Usa: “Stiamo facendo di tutto per evitarli. Sono un problema per noi, ma anche per l’economia statunitense”.

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