Bulgaria: Stoev (economista), “l’adesione all’euro è una buonissima notizia per il Paese”

(Foto Unione europea)

“L’adesione all’euro è una buonissima notizia per la Bulgaria che si stava aspettando da diversi anni”: lo afferma al Sir l’economista Georgi Stoev (nella foto), autore di una rubrica speciale che negli ultimi sei mesi ha risposto a tantissime domande e timori dei bulgari. “Nel 1989 i nostri genitori sono scesi in piazza per cambiare pacificamente il governo comunista – continua –, mentre nel 1996 tutti abbiamo patito la fame in seguito al fallimento della valuta nazionale, il lev”. “Poi è stato introdotto il board di valuta che ha legato il lev al marco tedesco e in seguito all’euro”. Per questo essendo il cambio fisso da anni, 1 euro pari a 1,955 lev, “non dovrebbero esserci cambiamenti nei prezzi”. Stoev racconta che “nel 2025 abbiamo visto una fortissima campagna di disinformazione contro l’eurozona in Bulgaria che sfruttava la mancanza di comunicazione strategica sia delle autorità bulgare che di quelle europee e alimentava diversi timori: paura di perdere la sovranità nazionale e la libertà personale”. Il 9 maggio “in questa campagna è entrato anche il Presidente della Repubblica Rumen Radev che ha proposto di indire un referendum nazionale sull’adesione all’euro dal 1° gennaio 2026, non trattandosi, a suo avviso, del momento giusto”. “S’è acceso un dibattito pro e contro l’euro, ci sono state proteste contro l’euro e accanimenti da ambedue le parti”. “La verità – afferma l’economista – è che non succederanno né novità bellissime né cose bruttissime in seguito all’adesione all’euro. L’inflazione, l’aumento dei prezzi sono tutte cose che sarebbero successe anche senza l’adesione solo perché il lev è già legato all’euro”.

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