Striscia di Gaza: ActionAid, “non servono lanci aerei rischiosi. Servono una tregua duratura e la consegna sicura degli aiuti, adesso”

“Dal 2 marzo Gaza è sotto un assedio totale. Nessun bene alimentare, nessun farmaco, nessun aiuto può entrare nella Striscia. All’ospedale Al-Awda assistevamo circa 200 donne e bambini al giorno, oggi sono più di 2.000. Non riusciamo a far fronte alla situazione. La malnutrizione sta devastando madri e neonati. Registriamo un netto aumento dei parti cesarei, degli aborti spontanei e dei bambini nati sottopeso”. E’ il tragico racconto del dottor Salha, Ospedale Al-Awda rilanciato oggi da ActionAid. “Non ci sono latte artificiale né alimenti. Le scorte sono esaurite. Il tempo a disposizione sta per finire e la situazione non è mai stata così grave. Il nostro personale sopravvive con un solo pasto al giorno. Tre colleghi sono crollati nel pronto soccorso la scorsa settimana a causa della fame, mentre lavoravano senza sosta per assistere i pazienti. Questa è una catastrofe umanitaria”.
“Gli aiuti limitati che riusciremo forse a consegnare nei prossimi giorni – afferma Jamil Sawalmeh, direttore di ActionAid Palestina – non sono affatto sufficienti rispetto ai bisogni urgenti. Le conseguenze a lungo termine della guerra e della fame, in particolare su donne e bambini, saranno profonde e generazionali”. “Un maggiore accesso agli aiuti umanitari è certamente positivo, ma sia chiaro: si tratta di misure temporanee. Quello di cui Gaza ha bisogno è un cessate il fuoco immediato e permanente, e la fornitura continua, senza ostacoli, di aiuti umanitari, guidata dalle Nazioni Unite, dall’Unrwa e da altre organizzazioni internazionali. Questo è un momento cruciale per l’azione della comunità internazionale. È urgente esercitare una pressione globale su Israele affinché rispetti il diritto internazionale umanitario, garantendo un accesso sicuro e senza restrizioni agli aiuti. Non servono lanci aerei rischiosi. Non bastano pause temporanee. Serve una vera tregua duratura e la consegna sicura degli aiuti, adesso”.

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