Giubileo dei giovani: Vicenza, 250 ragazzi in partenza domani con il vescovo Brugnotto, altri 100 in arrivo sabato 2 agosto

Foto diocesi Vicenza/SIR

Oggi 250 giovani partiranno da vari punti della diocesi di Vicenza verso Roma per vivere il loro Giubileo fino a domenica 3 agosto. Con loro anche il vescovo Giuliano Brugnotto che li accompagnerà nei diversi incontri, celebrazioni, catechesi. Fino a sabato 2 agosto i vicentini saranno ospitati nelle parrocchie di Gesù Operaio e San Martino a Monterotondo (Roma). Insieme a loro anche i quasi 400 giovani di Treviso che condivideranno l’ospitalità nelle stesse parrocchie di Monterotondo, oltre che nella parrocchia della Vergine del Carmine (Scalo).
Altri 100 giovani vicentini raggiungeranno Roma sabato 2 agosto per la veglia con il Papa a Tor Vergata. Si tratta di un momento sempre molto atteso che diventa spesso la consegna di un messaggio speciale, dedicato proprio ai giovani, da parte del Pontefice. Domenica 3 agosto il Giubileo dei giovani si concluderà con la messa presieduta da Leone XIV, sempre a Tor Vergata. Dalla diocesi berica partiranno in questi giorni anche altri giovani dalle parrocchie, dal Comune dei giovani di Bassano, dal Cammino neocatecumenale e da altre realtà associative.
Tra i diversi appuntamenti del Giubileo 2025, quello dei giovani è il più atteso, anche per il numero di pellegrini previsti a Roma: sono infatti 500mila i giovani in arrivo da tutto il mondo, 5mila quelli che si sono organizzati con le diocesi del Triveneto.
“Siamo grati alla diocesi Sabina-Poggio Mirteto che ha messo a disposizione luoghi e persone per permettere a tanti giovani di vivere l’esperienza del Giubileo”, afferma il vescovo Brugnotto. “È un’occasione che si vive ogni 25 anni, come Giubileo ordinario, e penso che sia particolarmente interessante vedere tanti giovani dei nostri vicentini alla prima esperienza internazionale perché significa che viviamo un ricambio generazionale, reso possibile grazie a chi ha vissuto le precedenti esperienze, in particolare le Giornate mondiali della gioventù. I giorni trascorsi insieme – conclude il presule – permetteranno di condividere le cose più semplici, come viaggi e pasti, ma soprattutto esperienze forti dal punto di vista umano e di fede”.

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