Politica di bilancio, comprese le riforme volte ad aumentare l’efficacia della politica fiscale e della spesa pubblica; attuazione dei programmi del Pnrr e della politica di coesione; sfide strutturali in sospeso o emergenti, incentrate sulla bussola per la competitività. Sono i tre settori chiave su cui si concentrano le raccomandazioni specifiche per Paese contenute nel pacchetto del Semestre europeo svelato oggi dalla Commissione. Con una particolarità: il pacchetto di quest’anno sottolinea la “flessibilità del quadro rivisto per rispondere a sfide impreviste”. Nell’ambito del piano ReArm Europe/Readiness 2030 presentato nel marzo 2025, la Commissione ha dunque proposto di attivare la clausola di salvaguardia nazionale, “consentendo agli Stati membri di superare temporaneamente i tassi massimi di crescita della spesa netta per stimolare la spesa per la difesa. Su richiesta di 16 Stati membri (Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia), la Commissione ha adottato oggi raccomandazioni al Consiglio per l’attivazione della clausola di salvaguardia nazionale per i Paesi interessati.
Per quanto riguarda gli Stati membri soggetti alla procedura per i disavanzi eccessivi (Pde), la Commissione “ritiene che per Francia, Italia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia non sia necessario adottare ulteriori misure nell’ambito della Pde per questi Paesi in questa fase”. Per il Belgio la Commissione ha invece raccomandato un nuovo percorso correttivo. Al contrario, la crescita della spesa netta della Romania è “significativamente al di sopra del massimale fissato dal suo percorso correttivo, con evidenti rischi di correggere il disavanzo eccessivo entro il 2030”. La Commissione ha inoltre valutato i progressi compiuti nell’attuazione dei piani a medio termine di 18 Stati membri. 12 Stati membri (Austria, Bulgaria, Croazia, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Lettonia, Lituania, Slovenia, Svezia) sono “ritenuti conformi” alla crescita massima della spesa netta raccomandata, tenendo conto della flessibilità prevista dalla clausola di salvaguardia nazionale, se del caso. Il Portogallo e la Spagna sono sostanzialmente conformi, con deviazioni limitate dai percorsi raccomandati. Tuttavia, per Cipro, Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi, la Commissione ravvisa un rischio di deviazione dai tassi massimi di crescita raccomandati fissati dal Consiglio.