Arabia meridionale: Vicariato apostolico, la visita pastorale di mons. Martinelli alla parrocchia di Santa Maria a Dubai

Si è chiusa il 1° giugno (dal 23 maggio) la visita pastorale del vescovo Paolo Martinelli, vicario apostolico dell’Arabia meridionale, alla chiesa cattolica di Santa Maria a Dubai, la parrocchia più grande del mondo con i suoi 400mila fedeli di decine di nazionalità. Nella parrocchia le messe vengono celebrate in 16 lingue, tra cui inglese, arabo, francese, konkani, malayalam, tagalog, urdu. Dieci giorni di visite e incontri, riferisce l’ufficio comunicazione del Vicariato, con il clero, il consiglio pastorale, le autorità civili e con i rappresentanti delle numerose comunità che arricchiscono la parrocchia, che hanno accolto calorosamente il Vescovo, che ha più volte sottolineato l’importanza dell’unità nella diversità. Ha inoltre incoraggiato i migranti ad accogliere la loro realtà come un cammino per diventare “pellegrini della speranza” come recita il motto del Giubileo 2025. “Non siamo un insieme di Chiese nazionali che coesistono nel Golfo”, ha affermato. “Siamo un unico corpo mistico di Cristo”. Per la prima volta, informa il Vicariato, mons. Martinelli ha convocato un incontro congiunto di leader delle diverse comunità linguistiche per promuovere la comprensione reciproca e il dialogo, sottolineando che la fede e il battesimo uniscono tutti, al di là delle differenze culturali. Questa enfasi sulla comunione è al centro della visione pastorale del vescovo. “Fede e battesimo ci uniscono. Non siamo chiamati solo a preservare le nostre tradizioni, ma anche ad apprezzare quelle degli altri”, ha ribadito il presule. Momenti significativi della visita sono stati la Cresima di circa 650 giovani e 100 adulti e l’incontro con i diversi ministeri, tra cui quello “samaritano”, definito “un segno vivo dell’amore di Dio”, dei giovani, della famiglia, dei catechisti e gruppi di preghiera. Atti conclusivi della visita sono stati, il 31 maggio, la processione aux flambeaux il 31 maggio, con la recita del Rosario e la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e la messa finale del 1° giugno. Nel suo messaggio finale, il vescovo ha invitato tutti a contattare i cattolici che potrebbero essersi allontanati dalla Chiesa. “Raggiungete i cattolici che potrebbero non partecipare più alla messa o alle attività parrocchiali. Invitateli a partecipare a un evento giubilare o a un pellegrinaggio. Mostrate loro che ci mancano e che siamo calorosamente accolti per camminare di nuovo con il popolo di Dio.”

 

 

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