Nella sede del Consiglio d’Europa a Strasburgo, sono stati premiati i vincitori della seconda edizione del Premio d’eccellenza giornalistica, riconoscimento dedicato ai “contributi mediatici che evitano lo stigma nei confronti di rom e sinti e raccontano in modo imparziale le loro storie”, spiega una nota dell’istituzione europea. I vincitori dell’edizione 2025 provengono da Ungheria, Grecia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ucraina. Il premio per il fotogiornalismo è andato a Tamás Markos per “Come se sorridessero”, un reportage fotografico sulla vita quotidiana di una famiglia rom di agricoltori. Il premio per il giornalismo investigativo è stato ritirato da Vasileios Katsaras, che ha filmato le storie e le condizioni dei rom in una grande città della Grecia. Per la migliore intervista è stata premiata Simona Janikovà che ha dialogato con l’attivista rom Miroslav Klempar sui temi della segregazione scolastica nella Repubblica Ceca. Allo slovacco Špela Ferlin, il premio per i giovani giornalisti, per un reportage sulle sfide strutturali che affrontano quotidianamente i rom, mentre il premio speciale della giuria per le storie sui rom ucraini è andato a Mykola Homanyuk e la sua analisi dell’impatto della copertura mediatica di una vicenda relativa al furto di un carro armato sulla rappresentazione ucraina di rom e nomadi. “Più che mai, il giornalismo di qualità rimane essenziale per difendere la democrazia, costruire e mantenere la fiducia nei media e svolgere la sua funzione fondamentale di diffondere informazioni accurate e di alta qualità, nel rispetto degli standard giornalistici”, il commento di Hallvard Gorseth, direttore per l’uguaglianza dei diritti e la dignità del Consiglio d’Europa.