Il 98,5% delle diocesi italiane dispone oggi di un Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. In oltre il 90% dei casi sono attivi anche Centri di ascolto, mentre il 67,5% delle diocesi ha adottato linee guida locali. Sul piano della composizione, il 46,7% dei referenti è costituito da laici, mentre il restante 53,3% è rappresentato da chierici o religiosi. Il 69,6% dei referenti ha frequentato un corso di formazione specifico, a conferma dell’investimento nella preparazione dei responsabili. Il documento Cei sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare, che coinvolga “psicologi, educatori, giuristi e consulenti ecclesiastici”, e ribadisce che “la piena efficacia del sistema dipende dalla qualità relazionale e dalla formazione di chi vi opera”. In costante crescita anche la rete dei referenti regionali e interdiocesani.