Nelle famiglie italiane c’è una diffusa sensibilità alla sostenibilità: per oltre il 70% del campione, gli stili di vita sostenibili rappresentano una scelta necessaria e quotidiana. Le pratiche indagate – dalla raccolta differenziata al consumo responsabile, dalla mobilità alternativa alla produzione di energia domestica – sono ormai parte integrante della quotidianità familiare, seppur con intensità differenti. È quanto emerge dall’indagine “Abitare un mondo sostenibile” presentata oggi in un evento promosso dalle Acli a Roma, presso Palazzo Braschi.
La ricerca identifica tre profili familiari rispetto all’approccio alla sostenibilità: le famiglie eco-minimali (14,7%), che si attengono alle pratiche obbligatorie; le famiglie eco-realiste (50%), che conciliano sostenibilità e praticità; le famiglie eco-radicali (35,3%), che adottano uno stile di vita integralmente sostenibile.
“Particolare attenzione – si legge in un comunicato – è stata riservata alle motivazioni psicologiche e culturali che guidano l’adozione di pratiche sostenibili, nonché alla relazione tra condizione economica e comportamenti ambientali. Contro ogni aspettativa, la sostenibilità si è rivelata più diffusa tra le famiglie economicamente vulnerabili, che sembrano riconoscervi una strategia di autodifesa e riscatto sociale. Al contrario, i ceti più abbienti appaiono più riluttanti verso cambiamenti strutturali dello stile di vita”. “Un dato importante che emerge – viene sottolineato – riguarda l’eco-ansia e l’emotività associata alla crisi ambientale: è il mix di preoccupazione e fiducia a spingere le famiglie ad agire con maggiore consapevolezza verso un futuro sostenibile”.
“La famiglia – ha dichiarato Lidia Borzì, responsabile Famiglia e stili di vita delle Acli nazionali – è il primo luogo dove si formano i valori e le pratiche del vivere sostenibile. Lo studio suggerisce che la sostenibilità è oggi la nuova frontiera della questione sociale, un campo su cui si gioca il futuro dell’equità, della giustizia intergenerazionale e della cittadinanza attiva, temi cruciali per le Acli”.