“Prima di essere credenti, siamo chiamati a essere umani”. Ne è convinto il Papa, che commentando nella catechesi dell’udienza di oggi, in piazza San Pietro, la parabola del samaritano, ha affermato che “prima che una questione religiosa, la compassione è una questione di umanità!”. Il riferimento di Leone XIV è al sacerdote e il levita, che scendono per la stessa strada del protagonista della parabola: “Sono persone che prestano servizio nel Tempio di Gerusalemme, che abitano nello spazio sacro. Eppure, la pratica del culto non porta automaticamente ad essere compassionevoli”. “Possiamo immaginare che, dopo essere rimasti a lungo a Gerusalemme, quel sacerdote e quel levita abbiano fretta di tornare a casa”, l’ipotesi di papa Leone, secondo il quale “è proprio la fretta, così presente nella nostra vita, che molte volte ci impedisce di provare compassione. Chi pensa che il proprio viaggio debba avere la priorità, non è disposto a fermarsi per un altro”.