“La promozione dello zelo apostolico tra le genti rimane un aspetto essenziale del rinnovamento della Chiesa previsto dal Concilio Vaticano II, ed è ancora più urgente oggi”. Ne è convinto il Papa, che ricevendo in udienza i membri delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) ha affermato che “il nostro mondo, ferito dalla guerra, dalla violenza e dall’ingiustizia, ha bisogno di ascoltare il messaggio evangelico dell’amore di Dio e di sperimentare il potere riconciliante della grazia di Cristo”. In questo senso, “la Chiesa stessa, in tutti i suoi membri, è sempre più chiamata ad essere una Chiesa missionaria che apre le braccia al mondo, che annuncia la Parola e che diventa lievito di concordia per l’umanità”, ha ribadito Leone XIV citando le parole pronunciate nell’omelia della messa di inizio pontificato: “Dobbiamo portare a tutti i popoli, anzi a tutte le creature, la promessa evangelica di una pace vera e duratura, che è possibile perché, secondo le parole di papa Francesco, il Signore ha vinto il mondo e la sua permanente conflittualità avendolo pacificato con il sangue della sua croce”. Di qui l’importanza di “promuovere uno spirito di discepolato missionario in tutti i battezzati e il senso dell’urgenza di portare Cristo a tutti i popoli”, l’omaggio del Pontefice, che ha ringraziato i presenti “per l’impegno profuso ogni anno nel promuovere la Giornata missionaria mondiale, la penultima domenica di ottobre, che mi è di immenso aiuto nella mia cura per le Chiese delle aree di competenza del Dicastero per l’evangelizzazione”.