“Palestina. Pace adesso, pace subito!”. Questo il titolo del documento con cui oggi la Chiesa di Genova, attraverso il Tavolo Giustizia, pace e integrità del Creato fa proprio l’appello alla pace della Chiesa universale e lo rilancia alla comunità dei credenti e a tutta la città.
“Pace in tutti luoghi della terra, pace laddove parlano le armi, pace in Ucraina, pace in Palestina”, si legge nel testo. Una “pace disarmata e disarmante, umile e perseverante”, viene sottolineato richiamando le parole di Papa Francesco e Leone XIV, che favorisca la costruzione di un “percorso di pace giusto, solido e duraturo”.
Nel denunciare che “la guerra è la risposta sbagliata”, il Tavolo – promosso da Caritas diocesana, Ufficio diocesano Problemi sociali, lavoro e custodia del Creato e Ufficio missionario, a cui aderiscono tra gli altri Agesci, Azione Cattolica, Fondazione Auxilium, Masci, Movimento dei Focolari – afferma che “nello stesso tempo, abbracciamo e appoggiamo tutti coloro che, israeliani e palestinesi, guardano a una convivenza possibile tra i due popoli e sono impegnati in maniera non violenta contro l’occupazione, gli integralismi e l’ingiustizia”. “Nei luoghi di guerra, in Palestina e in Israele soprattutto”, prosegue il documento, “in tanti ancora sperano, sognano la pace e chiedono che la guerra si fermi, perché la sua prosecuzione con questa ottusa determinazione non potrà portare che altro odio”. “Vogliamo idealmente unirci a quelle voci che chiedono pace”, viene evidenziando nel testo: “Laddove riusciremo a vedere in ogni persona una sorella e un fratello non vi sarà più guerra”.