Si terrà domani, presso la Sala Italia, Centro Congressi Europa (Largo F. Vito 1 Roma ) il settimo corso di formazione organizzato dalla Fondazione “il Cuore in una Goccia Onlus” con il patrocinio della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” I.R.C.C.S., dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Lo scopo del corso sarà quello di analizzare, attraverso gli interventi di alte professionalità, alcune delle principali condizioni malformative congenite indicando prospettive di gestione e assistenza accoglienti e propositive rispetto alla condizione di fragilità del nascituro. Partendo dal momento diagnostico fino alla gestione della fase post-natale, particolare risalto verrà dato agli aspetti consulenziali, considerati come momenti di snodo centrali nei processi decisionali che portano alla scelta, o meno, di accoglienza dei nascituri fragili, spiega una nota. È in questo contesto che verrà mostrato come le tecniche di diagnosi prenatale, oggi considerate in via quasi del tutto esclusiva, come strumenti finalizzati all’interruzione di gravidanza (e, per tale ragione, spesso rifiutati da alcune coppie), possano essere rivalutati come strumenti di conoscenza medica per migliorare l’assistenza e la cura del bambino malato.
“In tale disamina – si legge nella nota – l’esperienza maturata all’interno dell’Hospice Perinatale del Policlinico Gemelli, nell’attuale e particolare definizione, farà da filo conduttore per mostrare nuove possibilità di intervento per i piccoli pazienti, che interessano sia la fase prenatale che post-natale, e per sfatare informazioni scientifiche datate e limitate all’idea, di per sé contradditoria, del nascituro malato come ‘inabile’ alla vita”. A completare il quadro assistenziale presentato in termini di Percorso clinico-assistenziale per maternità con patologie fetali ad alto rischio e/o terminali, secondo il modello Gemelli, il lavoro di presa in carico globale, di assistenza e affiancamento delle famiglie in Hospice svolto dalla Fondazione il Cuore in una Goccia. Un servizio assistenziale riconosciuto come parte integrante del percorso clinico e indicato dagli assistiti (coppie e famiglie) come elemento distintivo e di valore, rispetto ad altri contesti sanitari, e fondamentale per il loro percorso di elaborazione e guarigione”.